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    Come si attribuisce una classe di servizio?

    Come si attribuisce una classe di servizio?

    Risposta a cura di Marco Luchetti, Filiera Legno

    Pubblicato il 12/05/2025

    L’attribuzione ad una classe di servizio ha riflessi, in ambito progettuale, nella definizione dei coefficienti correttivi da applicare in sede dimensionamento degli elementi strutturali e in relazione ai particolari esecutivi relativi alla cantieristica dell’opera stessa:

    • in ambienti interni riscaldati (con RH generalmente inferiore al 65% e T pari a 20°C), le strut-ture in legno possono essere assegnate alla classe di servizio 1. In questo caso l’umidità media degli elementi in legno allo stato di equilibrio è indicativamente non superiore al 12%;

    • in ambienti protetti ma non riscaldati (con RH maggiore all’85% solo per poche settimane all’anno e T pari a 20°C), le strutture in legno possono essere assegnate alla classe di servi-zio 2. In questo caso l’umidità del legno può superare il 20% solo in determinati e brevi perio-di dell’anno;

    • in ambienti non protetti in generale, le strutture in legno devono essere assegnate alla classe di servizio 3. L’umidità degli elementi in legno, per la maggior parte del periodo dell’anno, è maggiore del 20%.

    Allo stesso modo le classi di utilizzo espresse dalla UNI EN 335 forniscono la suddivisione riportata di seguito. Si sottolinea che tale schematizzazione ha riflessi principalmente sulle misure di prote-zione da adottare, nonché sulle caratteristiche di durabilità dell’opera e del materiale al fine di un suo corretto utilizzo.

    • Classe d’utilizzo 0: tale classe include tutte quelle realizzazioni o porzioni di esse dove l’umidità del legno è costantemente inferiore al 20% per tutta la durata d’esercizio. In tale classe non vi sono le condizioni per un attacco biotico da parte di funghi.

    • Classe d’utilizzo 1: entro tale classe si includono quelle realizzazioni o porzioni di esse dove l’umidità del legno è inferiore al 20% per la durata d’esercizio dell’opera. Solo saltuariamen-te per brevi periodi dell’anno può essere prevista un’umidità relativa dell’ambiente superiore all’85%. In considerazione delle presenti condizioni di contorno sono possibili infestazioni prevalentemente da parte di insetti.

    • Classe d’utilizzo 2: tale classe include quelle realizzazioni o porzioni di esse entro le quali l’umidità del legno è occasionalmente sopra il 20%. Allo stesso tempo l’umidità relativa dell’ambiente di posa può superare l’85%. Entro tali condizioni di contorno sono possibili at-tacchi da parte di funghi e insetti.

    • Classe d’utilizzo 3: tale classe include quelle realizzazioni o porzioni di esse entro le quali l’umidità del legno è frequentemente sopra il 20%. Il legno è esposto direttamente alle pre-cipitazioni atmosferiche, ma non è a contatto diretto né con il terreno né con l’acqua. Sono naturalmente possibili attacchi da parte di funghi e insetti.

    La Classe d’utilizzo 3 comprende le seguenti sottoclassi: o Classe d’utilizzo 3.1: all’interno di tale classe sono comprese quelle realizzazioni do-ve il drenaggio dell’acqua e/o la ventilazione consentono una rapida cessione di umi-dità da parte del materiale. Come risultato l’umidità del legno è solo saltuariamente superiore al 20%. o Classe d’utilizzo 3.2: tale classe include quelle realizzazioni entro le quali non è ga-rantito né il drenaggio dell’acqua, né la ventilazione. In tal caso il rischio di attacchi di funghi e insetti è elevato in quanto l’umidità del materiale legno può essere fre-quentemente sopra al 20%.

    • Classe d’utilizzo 4: all’interno di tale classe sono comprese quelle realizzazioni dove il mate-riale legno si trova a costante contatto con l’acqua o con il terreno. L’umidità del legno è quindi da considerare sopra al 20%. Entro tale ambito è necessario considerare la sostitu-zione periodica degli elementi a causa dello sviluppo di carie a carico di funghi e degli attac-chi da parte di insetti xilofagi.

    • Classe di utilizzo 5: tale classe include quelle realizzazioni nelle quali il legno è a contatto con acqua marina

    Il progettista deve quindi tenere conto dei carichi di umidità sia in fase di cantiere che durante la vita di esercizio del fabbricato applicando, laddove opportuno, tutte le strategie necessarie a mantenere la struttura con un tasso di umidità inferiore al 20%, limite per cui si possono innescare fenomeni di degrado da parte di organismi fungini.

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